L’associazione Shams ha annunciato che la Tunisia ha riconosciuto per la prima volta un matrimonio omosessuale, registrando le nozze tra un proprio concittadino e un francese.
TUNISIA – Svolta nel mondo arabo dove per la prima volta è avvenuto il riconoscimento di un matrimonio omosessuale.
Matrimonio omosessuale, riconoscimento in Tunisia
La notizia è stata riportata dall’associazione ‘Shams – per la depenalizzazione dell’omosessualità in Tunisia‘, attraverso la propria pagina facebook.
Nozze gay tra un francese e un tunisino
“Si tratta di una prima assoluta in Tunisia e nel mondo arabo“, scrive l’associazione in un post precisando che “il contratto di matrimonio tra un cittadino francese e un tunisino, sottoscritto in Francia, è stato riconosciuto e annotato nell’atto di nascita dell’anagrafe tunisina“.
Il neo-sposo tunisino ha 26 anni e suo marito francese ne ha appena compiuti 31. Il tunisino ha anche appena ottenuto un visto per il ricongiungimento familiare.
Verso la depenalizzazione?
“Un fatto – sottolinea Shams – che va nella giusta direzione di stabilire il principio del libero arbitrio dell’individuo e il principio di uguaglianza e non discriminazione“. L’annuncio pubblicato il primo giorno di Ramadan, mese sacro per i musulmani, ha provocato molto rumore sui social e sui media.
Attualmente, nonostante la Tunisia sia uno dei Paesi islamici più avanzati in tema di diritti, l’omosessualità è tuttora illegale: si rischia una condanna fino a tre anni di reclusione.
A luglio 2019 l’avvocato Mounir Baatour, attivista dei diritti Lgbt, ha annunciato la propria candidatura alla presidenza della Tunisia diventando così il primo gay dichiarato a concorrere per diventare presidente di un paese arabo, senza però essere oggetto di critiche.
Con l’elezione di Kais Saied il processo verso una cancellazione del reato di omosessualità potrebbe risultare più difficile essendo il presidente contrario alla depenalizzazione del reato. In ogni caso, questo riconoscimento è un fatto senza precedenti.